Mi preme più che mai scrivere questo articolo, perchè proprio in questi giorni ho avuto un "incontro ravvicinato" con un bagno per disabili che mi limito dicendo solo che era disastroso, dovendo lasciare fuori dalla porta la carrozzina... E poi, come per beffa, sulla porta c'era affissa la targhetta con il simbolo della carrozzina!!! Per decoro non vado oltre con gli aggettivi... Questo accadeva in Germania che per certe accortezze ho sempre reputato essere più avanti dell'Italia. E' stata proprio la questione bagni per disabili ad uso pubblico a darmi l'input e costruire questo sito. Posso affermare che il bagno quando si è fuori casa, rientra tra le prime barriere architettoniche che incontriamo. Se siamo fortunati ne troviamo uno che bene o male (a parte quello trovato in Germania) soddisfa i nostri bisogni, se siamo meno fortunati non ne troviamo neanche a pagarli a peso d'oro e questo rende molto difficile la nostra uscita di casa e ci mette alla ricerca del bagno come se fosse un tesoro!
Quando si trova un bagno, difficilmente riporta i criteri e gli accessori ad hoc per poterne fruire senza nessun ostacolo. Può capitare di trovarlo senza maniglioni, o con uno solo, oppure posizionati in modo errato. Posizione della tazza, scomoda da affiancare con la carrozzina, oppure come già successo, lavandino azionabile a pedale... etc. etc.
Riporto, nella speranza che sia d'aiuto, la normativa :
Bagni per disabili
Il decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 14/6/1989 n. 236 fornisce le norme e prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’ accessibilità, l’ adattabilità e e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata, ai fini del superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche.
Vediamone alcuni aspetti generali in linea di principio:
– ci deve essere uno spazio adeguato per il movimento delle persone, anche in carrozzina.
– la porta d’accesso a battente deve aprirsi verso l’esterno, per potere acceder al bagno anche in caso di cadute accidentali
– Si devono prevedere spazi adeguati per gli apparecchi sanitari (davanti al lavabo e a lato del wc)
– Il lavabo e il WC devono essere adeguati per l’utilizzo da parte di disabili
– Si devono prevedere corrimani, cioè punti di appoggio per la persona in piedi, e maniglioni, per appoggio o trasferimento (dalla carrozzina) in prossimità degli apparecchi.
– Si deve prevedere un campanello per le chiamate di emergenza (in prossimità del vaso e della vasca/doccia)
– I rubinetti devono essere dei miscelatori a leva, di sufficienti dimensioni ma non troppo lunga (è pericolosa!), in modo che risultino di facile manovra
– Si deve verificare che l’acqua calda non possa essere causa di scottature, per questo utilizzare miscelatori termostatici (con blocco della temperatura)
– è opportuno utilizzare delle pavimentazioni che abbiano caratteristiche anti-sdrucciolo
– La serratura del bagno, da realizzare con una manopola da girare e non con la chiave, deve essere grande per venire usata anche da chi ha difficoltà alle mani ed in caso di emergenza deve poter essere aperta dall’esterno.
8.1.6 SERVIZI IGIENICI
Per garantire lo spazio di manovra e l’uso degli apparecchi anche alle persone con impedita capacita’ motoria, deve essere previsto, in rapporto agli spazi di manovra di cui al punto 8.0.2, l’accostamento laterale alla tazza w.c, bidet, vasca, doccia, lavatrice e l’accostamento frontale al lavabo.
A tal fine, le dimensioni per un bagno per disabili devono rispettare alcuni vincoli:
Misure minime bagni locali pubblici
Misure minime bagni locali pubblici
* Lo spazio di manovra necessario all’accostamento e al trasferimento laterale dalla sedia a ruote alla tazza w.c. e al bidet, ove previsto, deve essere minimo 100 cm misurati dall’asse dell’apparecchio sanitario;
* Lo spazio necessario all’accostamento laterale della sedia a ruote alla vasca deve essere minimo di 140 cm lungo la vasca con profondita’ minima di 80 cm;
* Lo spazio necessario all’accostamento frontale della sedia a ruote al lavabo deve essere minimo di 80 cm misurati dal bordo anteriore del lavabo.
Relativamente alle caratteristiche degli apparecchi sanitari inoltre:
I lavabi devono avere il piano superiore posto a cm 80 dal calpestio ed essere sempre senza colonna con sifone preferibilmente del tipo accostato o incassato a parete;
Per facilitare l’accostamento frontale della carrozzina è indicata l’adozione di un lavabo a mensola, senza colonna e libero da impedimenti nella parte inferiore. L’altezza alla quale posizionare il piano superiore del lavandino indicata dalla normativa è di 80 cm da terra, misura che risulta adeguata nella maggior parte dei casi; pure di 80 cm, misurati dal bordo anteriore del lavabo, è lo spazio minimo necessario all’accostamento frontale della carrozzina. NON è indispensabile usare i lavabi ergonomici per disabili – sagomati e con poggiagomiti -, che a volte hanno un'estetica che li rende poco gradevoli, e non sempre sono utili o necessari (la norma non li esige).
I w.c. e i bidet preferibilmente sono di tipo sospeso, in particolare l’asse della tazza WC o del bidet deve essere posto ad una distanza minima di cm. 40 dalla parete laterale, il bordo anteriore a cm. 75-80 dalla parete posteriore e il piano superiore a cm. 45-50 dal calpestio. Qualora l’asse della tazza – WC o bidet sia distanti piu’ di 40 cm dalla parete, si deve prevedere, a cm 40 dall’asse dell’apparecchio sanitario un maniglione o corrimano per consentire il trasferimento;
la doccia deve essere a pavimento, dotata di sedile ribaltabile e doccia a telefono;
Negli alloggi accessibili di edilizia residenziale sovvenzionata di cui al capo II art. 3 deve inoltre essere prevista l’attrezzabilita’ con maniglioni e corrimano orizzonatali e/o verticali in vicinanza degli apparecchi; il tipo e le caratteristiche dei maniglioni o corrimano devono essere conformi alle specifiche esigenze riscontrabili successivamente all’atto dell’assegnazione dell’alloggio e posti in opera in tale occasione.
Nei servizi igienici dei locali aperti al pubblico e’ necessario prevedere e installare il corrimano in prossimita’ della tazza WC, posto ad altezza di cm 80 dal calpestio, e di diametro cm. 3 – 4; se fissato a parete deve essere posto a cm. 5 dalla stessa.
Nei casi di adeguamento e’ consentita la eliminazione del bidet e la sostituzione della vasca con una doccia a pavimento al fine di ottenere anche senza modifiche sostanziali del locale, uno spazio laterale di accostamento alla tazza WC e di definire sufficienti spazi di manovra.
Negli alloggi di edilizia residenziale nei quali e’ previsto il requisito della visitabilita’, il servizio igienico si intende accessibile se e’ consentito almeno il raggiungimento di una tazza w.c. e di lavabo, da parte di una persona su sedia a ruote.Per raggiungimento dell’apparecchio sanitario si intende la possibilita’ di arrivare sino alla diretta prossimita’ di esso, anche senza l’accostamento laterale per la tazza w.c. e frontale per il lavabo.
Misure minime bagni locali pubblici |
Profilo di accesso a Lavabo disabili con misure |